La procura: «Atto dovuto». Si indaga per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Martedì è in programma l’autopsia sul corpo del 35enne, deceduto sull’autombulanza lo scorso 6 ottobre
Ci sono cinque carabinieri indagati nel fascicolo che la procura di Napoli ha aperto sulla morte di Anthony Ihaza Ehogono, il 35enne colpito con un taser nel quartiere Chiaia lo scorso 6 ottobre. L’ipotesi di reato è quella di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Martedì, inoltre, è in programma l’autopsia che potrà contribuire a far luce sulle cause del decesso dell’uomo.
Ehogono era stato colpito con un taser dai Carabinieri intervenuti per bloccarlo, dopo che era andato in escandescenze e aveva fatto resistenza ai militari all’interno della sua abitazione. Era poi morto in ambulanza.
Gli inquirenti che indagano sulla vicenda sottolineano che l’avviso di garanzia notificato ai cinque carabinieri non rappresenta un'indicazione di responsabilità ma un passaggio indispensabile per consentire l'effettuazione dell'esame medico legale. Dunque, un atto dovuto, che consentirà ai militari di nominare periti di parte ed essere presenti agli atti irripetibili. A coordinare le indagini è la sostituta procuratrice di Napoli Barbara Aprea che ha già ascoltato diversi testimoni.
«Noi stiamo coi Carabinieri», ha scritto su X il vice premier e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando la notizia.
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