Pochi giorni dopo la morte di Sean Connery, il mondo dello spettacolo vive un altro lutto: Gigi Proietti è morto e con lui se ne va parte dell’immaginario popolare italiano, costruito in più di 50 anni di carriera. Fra teatro, cinema e televisione. Oggi, 2 novembre, Proietti avrebbe compiuto 80 anni: è morto in una clinica romana intorno alle 5.30. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera. Era ricoverato da due settimane per gravi problemi cardiaci. La morte è stata confermata dai familiari.

Gigi Proietti nella sua sterminata carriera è stato attore di teatro, cinema e tv, cantante, doppiatore, conduttore e infine direttore artistico con l'ultima esperienza alla guida del Globe Theatre Silvano Toti di Roma. Ha passato 55 anni della sua vita tra palcoscenici, set cinematografici e studi televisivi.

L’esordio a 14 anni

Nato a Roma il 2 novembre del 1940, dopo la maturità classica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università “La Sapienza” per interrompere gli studi a soli sei esami dalla laurea. Proietti aveva già esordito, a soli 14 anni, come comparsa nel film di Vittorio Duse del '55 Il nostro campione. Poi interpreta un altro piccolo cameo diretto da Ettore Scola nel '64 in Se permettete parliamo di donne.

Nel '66 debutta sul grande e sul piccolo schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, per ironia della sorte trent'anni dopo interpreterà lo stesso personaggio con straordinario successo nella serie tv Il maresciallo Rocca. Il primo ruolo da protagonista al cinema glielo darà Tinto Brass nel '68 nel suo film L'urlo. Il primo vero successo per Proietti arriva però nel 1970 quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. Nel 1967 sposa un'ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro attrici.

One man show

Gli anni '70 sono fondamentali per la carriera di Proietti ch inizia i suoi famosi “One man show”. Nel '76 incontra lo scrittore Roberto Lerici con il quale scrive e dirige i suoi spettacoli più celebri, da A me gli occhi, please a Come mi piace e Leggero leggero. Gli anni '70 sono fondamentali anche per la carriera di sul grande schermo: recita da protagonista in pellicole come Gli ordini sono ordini , Meo Patacca, Conviene far bene l'amore, Languidi baci, perfide carezze e Casotto, film del 1977 dove recita accanto a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. In quegli anni è diretto anche da registi internazionali come Sidney Lumet, Robert Altman, Ted Kotcheff e Bertrand Tavernier. Il ruolo che però lo rende davvero popolare è quello di Bruno Fioretti detto Mandrake in Febbre da cavallo di Steno.

Cinema, teatro ma anche radio dove Proietti ottiene un grande successo partecipando per due stagioni (1973-74 e 1975-76) alla trasmissione Gran Varietà dove interpreta prima Avogadro il ladro e poi un irresistibile tombeur de femme a parole. Nel 1978 dà vita al suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per giovani attori dopo avere assunto la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma. Tra i suoi allievi ci sono nomi ormai diventati celebri nel mondo dello spettacolo, tra i quali Flavio Insinna, Massimo Wertmüller, Rodolfo Laganà, Chiara Noschese, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e Gabriele Cirilli.

Fra doppiaggio e tv

Oltre al teatro, al cinema e alla tv Proietti si cimenta con successo anche nel doppiaggio dando voce a Gatto Silvestro già nel 1964 e a diversi divi del grande schermo, da Robert De Niro a Charlton Heston, Richard Burton, Marlon Brando, Sylvester Stallone e Dustin Hoffman. Doppia anche i due draghi siamesi Devon e Cornelius nel film d'animazione La spada magica - Alla ricerca di Camelot, usando due toni di voce diversi. È la voce del genio in Aladdin, classico Disney del 1992.

In tv è anche conduttore televisivo in Fantastico 4 del 1983 diretto da Enzo Trapani, ma anche regista televisivo nel 1990 della celebre sitcom Villa Arzilla, dove appare anche in brevi cameo nei panni del giardiniere. Dopo vari telefilm il successo arriva nel 1996 con la serie Il maresciallo Rocca diretto da Giorgio Capitani, nella quale Proietti interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che si innamora di una farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli.

Sul luogo del delitto

Nel 2002 torna al cinema nel ruolo di Mandrake in un sequel di Febbre da cavallo dal titolo Febbre da cavallo - La mandrakata, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina. Un "ritorno sul luogo del delitto", come lo ha definito lo stesso Proietti, che però gli frutta un Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Infinite sono le partecipazioni televisive dell'attore romano che nel frattempo, nel 2003, diventa direttore artistico del teatro scespiriano Silvano Toti Globe Theatre, nato a Villa Borghese a Roma da una sua idea. 

Tra le ultime apparizioni televisive e cinematografiche ci sono quelle del 19 gennaio 2019, quando conduce in diretta su Rai1 l'evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura 2019, alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il 12 marzo dello stesso anno compare nella prima puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori condotto da Alberto Angela e a dicembre è al cinema con Pinocchio, il film di Matteo Garrone in cui interpreta Mangiafuoco.

In libreria

Da vero artista poliedrico, Proietti si cimenta anche nella scrittura e nel 2013 esordisce con un'autobiografia intitolata Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti, pubblicata da Rizzoli. Alla fine del 2015 pubblica, ancora con Rizzoli, un nuovo libro dal titolo Decamerino. Novelle dietro le quinte: una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi nati nel dietro le quinte del teatro.

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