Non ce l’ha fatta Jason Dupasquier, il pilota 19enne della CarXpert PrüstelGP coinvolto in un brutto incidente durante le qualifiche di sabato 29 maggio per il Gran premio del Mugello, valido per il campionato Moto3. Le condizioni dello svizzero, trasportato in elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze, erano risultate gravi fin dal primo momento, a causa di alcuni traumi alla testa e al torace. Nella notte un intervento al torace, ma nella tarda mattinata di domenica 30 maggio il giovanissimo pilota è stato dichiarato clinicamente morto. La sua scuderia oggi non ha preso parte alla gara di Moto3, vinta da Dennis Foggia della Honda Leopard Racing.

L’incidente

Dupasquier è caduto alla curva Arrabbiata 2 del celebre circuito toscano, perdendo il controllo della sua moto, che lo ha anche colpito. In quel momento arrivavano anche le moto di Jeremy Alcoba (Honda) e Ayumu Sasaki (Ktm): apparentemente, almeno uno dei due ha colpito Dupasquier. Le condizioni di Alcoba e Sasaki, caduti sulla pista, non hanno destato preoccupazione, al contrario di quelle del pilota svizzero, rimasto a terra sull’asfalto, dov’è stato eseguito un primo intervento dai sanitari. L’impatto più forte quello con Sasaki, forse sul casco, che è stato sbalzato in aria dopo l’urto con il pilota svizzero. Intervistato dopo l’incidente, Alcoba ha dichiarato di avere colpito il collega alle gambe.

Dopo la caduta di Dupasquier, la sessione di qualifiche al Mugello è stata subito interrotta con la bandiera rossa. Così, i soccorsi sono arrivati in pista, dove si sono concentrati soprattutto sul 19enne svizzero, stabilizzato con un drenaggio effettuato in pista per prepararlo meglio al trasporto in elicottero all’ospedale di Firenze.

Il ricovero

Dopo il ricovero, Dupasquier è stato sottoposto a una tac total body per capire quale fosse la zona maggiormente danneggiata. Tuttavia, i medici hanno deciso di non operarlo subito per non rischiare di compromettere la situazione all'interno di un quadro generale ancora non stabile. Il paziente aveva riportato infatti un trauma cranico definito «importante» dai dottori, oltre a uno toracico e uno addominale. Nella notte, poi, la decisione di eseguire un primo intervento per le lesioni riportate al torace, mentre i traumi riportati alla testa dovevano essere ancora tenuti sotto osservazione, prima di decidere per ulteriori interventi. Purtroppo, però, il giovane pilota è morto prima di qualsiasi altra nuova decisione.

L’addio della MotoGp

«Ci mancherai moltissimo, Jason - scrive la MotoGp in un tweet - Guida in pace». La FIM, IRTA, MSMA e Dorna Sports «trasmettono le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici, alla squadra e ai cari di Dupasquier». 

«I mezzi di soccorso dei medici della FIM sono arrivati immediatamente sul posto e il pilota svizzero è stato assistito in pista prima di essere trasferito in elicottero all’ospedale Careggi di Firenze - sottolinea la MotoGp - Nonostante tutti gli sforzi dello staff medico del circuito e di tutti coloro che hanno successivamente assistito il pilota svizzero, l’ospedale ha annunciato che Dupasquier è deceduto a causa delle ferite».

Messaggi di addio al pilota e di conforto alla famiglia sono arrivati da tutto il mondo del motociclismo, dello sport in generale e non solo.

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