La polizia di Stato ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di elementi di vertice, affiliati e soggetti contigui alle potente cosca di ‘ndrangheta De Stefano che opera nella città di Reggio Calabria.

Le cinque persone sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione a danno di affermati imprenditori, aggravate dal metodo e dall'agevolazione mafiosa. Le forze dell’ordine stanno eseguendo anche delle perquisizioni nelle abitazioni degli indagati.

“Nuovo corso”

Le indagini dell’operazione denominata “Nuovo Corso” si sono concentrate soprattutto nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori aggiudicatari di gare d’appalto per la realizzazione di opere pubbliche. I pm hanno portato alla luce gravi vicende estorsive nei confronti di imprenditori che si erano aggiudicati gli appalti per il rifacimento del Corso Garibaldi e di Piazza Duomo di Reggio Calabria.

Durante l’inchiesta sono state ascoltate le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio De Carlo e delle vittime. L’estorsione per l’aggiudicazione dei lavori in Corso Garibaldi consisteva nel versare una somma di 80mila euro (pari al 2 per cento dell’intero importo dei lavori), in contanti e in più tranche, ad alcuni esponenti di rilievo della ‘ndrina De Stefano.

Le somme di denaro venivano corrisposte dalle vittime agli estorsori quando, sulla base dello stato avanzamento lavori, il Comune di Reggio Calabria pagava le quote relative al corrispettivo spettante alle aziende vincitrici dell’appalto per i lavori pubblici.

«Con questa notizia chi ci tiene allo Stato democratico, ai diritti degli oppressi, alla direzione ostinata e contraria, inizia bene la giornata. Qui siamo ancora fervidamente innamorati della rivoluzione della legalità democratica, e non ci accontentiamo di soluzioni altre, se non di quelle che offrono libertà a tutti» ha commentato il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, il quale ha anche ringraziato le forze dell’ordine per il loro operato.

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