- L’Emilia Romagna? «Terra di mafia». In molti storceranno il naso, esclameranno: «Che esagerazione!».
- Comprensibile se i nuovi interpreti della criminalità mafiosa sono imprenditori ben vestiti, con fluente parlantina in lingua italiana (il dialetto è riservato solo per riunioni più intime di cosca) e frequentatori della borghesia delle cittadine tagliate dalla via Emilia.
- La definizione «distretto di mafia» è stato coniato pochi giorni fa dalla procuratrice generale di Bologna, Lucia Musti, dall’inizio della sua carriera in prima linea nella lotta alle cosche nordiche.
La ’ndrangheta e l’Emilia Romagna «terra di mafia» tra complicità e negazionismo
25 gennaio 2022 • 19:21Aggiornato, 26 gennaio 2022 • 13:51