Minori e mafia

‘Ndrangheta, il pentito della super cosca accusa lo stato: «Mia figlia in mano al clan»

France, Rhone, Lyon, Montluc Prison Memorial, cells from the first floor gallery
France, Rhone, Lyon, Montluc Prison Memorial, cells from the first floor gallery
  • «O mi fate fare il padre oppure mollo tutto», dice Emanuele Mancuso, rampollo dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta, la più potente della Calabria. Una vita nell’ombra del padre, Pantaleone, detto l’ingegnere e nipote di Luigi, a sua volta detto il Supremo.
  • Emanuele Mancuso ha deciso di collaborare con la giustizia quattro anni fa, quando dal carcere ha saputo che sarebbe diventato padre.
  • È il primo pentito dei Mancuso, una cosca in grado di operare in tutto il mondo e finita sotto processo nell’inchiesta della procura di Catanzaro ribattezzata “Rinascita Scott”. Ma la collaborazione di Mancuso è a rischio.

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