la formazione a distanza per le suore

Negando la Dad il Vaticano ha escluso le donne dalla formazione teologica

  • Pochi giorni fa, l’ente vaticano ha pubblicato un documento sull’applicazione della didattica a distanza nelle università e facoltà ecclesiastiche. Dieci anni fa, quando fu proposto dall’Istituto di Scienze religiose di Ancona questa possibilità era stata esclusa.
  • Selene Zorzi, ex monaca benedettina, chiarisce che il Progetto monasteri aveva un punto di partenza diverso rispetto all’attuale necessità dettata dalla pandemia: «Volevamo offrire alle donne la possibilità di formarsi, ma probabilmente da Roma non ne hanno riconosciuto il potenziale».
  • Ma fuori del Vaticano, oggi si respira tutt’altra aria, anche grazie al lavoro di tanti studiosi laici, come le donne del Coordinamento teologhe italiane: il loro corso virtuale di teologia delle donne l’anno scorso ha raggiunto oltre 700 iscritti. 

A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, la teologia della «chiesa in uscita» di papa Francesco rischia di rimanere relegata fra le mura della Congregazione per l’Educazione cattolica. Benché l’ente vaticano abbia pochi giorni fa pubblicato un documento sull’applicazione della didattica a distanza nelle università e facoltà ecclesiastiche, quello che oggi è definito uno «strumento provvidenziale» non sarebbe stato tale dieci anni fa, quando fu proposto dall’Istituto di Scienze religiose di Anc

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