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Nelle mail della Lega di Salvini la strategia per avvicinare Putin e il “dittatore” Lukashenko

(Putin e Lukashenko. Foto LaPresse)
(Putin e Lukashenko. Foto LaPresse)

La Lega in Europa si è astenuta dal condannare la Bielorussia. Documenti inediti rivelano le manovre per avvicinare Minsk e Mosca a parire dal 2015. Nello stesso periodo all’Europarlamento i deputati leghisti chiudevano un occhio sul regime bielorusso

  • La scorsa settimana gli eletti della Lega all’Europarlamento si sono astenuti nel voto di condanna della repressione di Lukashenko. Questa strategia non è nuova: da anni si astengono o si oppongono
  • Le mail della Lega di Salvini dimostrano che in parallelo la stessa strategia di avvicinamento alla Bielorussia veniva coltivata dall’Italia. Il senatore, Armando Siri, tesseva rapporti almeno dal 2015
  • La relazione con il “dittatore” Lukashenko va letta in chiave filorussa. Sia la Lega che i suoi alleati euroscettici sono tanto indulgenti con la Bielorussia quanto in stretti rapporti con Putin

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