La sicurezza stradale senza cinture. In uno dei nuovi spot per promuovere e sensibilizzare sulla sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le protagoniste viaggiano in macchina e non indossano le cinture di sicurezza. 

È uno dei tre spot della campagna promossa dal ministero per sensibilizzare sulla sicurezza stradale che si concentrano su tre temi: l’uso del cellulare al volante, l’uso di sostanze stupefacenti e le gare di velocità filmate con lo smartphone. La svista, che non può definirsi tale visto l’obiettivo ultimo della campagna, è stata notata sui social, dove molti utenti ma anche alcuni politici hanno commentato e evidenziato l’assurdità della questione. Il video è stato anche rilanciato sui social dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ricevendo una serie di commenti sulla distrazione. 

«Ma è stato abolito l’obbligo delle cinture di sicurezza?», chiede il medico del Gimbe Nino Cartabellotta, «perché in caso contrario è meglio rifare lo spot sulla sicurezza stradale». E ancora: «Ministro le ragazze si sono dimenticate la cintura! Lei che è attento anche al casco sui monopattini, dica loro qualcosa!».

I social però non dimenticano e nei commenti c’è chi ripesca un tweet del ministro in cui nel 2013 scriveva: «Gran serata coi Fratelli Leghisti. Ginepro, assenzio, limoncello e ora... sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo Noi!!!».

Senza telefono e senza cinture

Il video che mira a sensibilizzare sull’uso dei telefoni alla guida inizia con la scena di quattro ragazze che sono pronte ad andare a una serata. Salgono in macchina, le due passeggere dietro è evidente che siano senza cinture, mentre, tra le due davanti, solo l’autista sembra indossarla. 

A un certo punto la realtà si sdoppia: a sinistra, una scena in cui la ragazza alla guida si gira per vedere quello che le mostra l’amica sullo smartphone. A destra, il comportamento da avere quando si è alla guida: non distogliere lo sguardo dalla strada. A sinistra avviene il frontale, le ragazze continuano il viaggio. 

E infine lo slogan enunciato da Elisabetta Gregoracci: «Non fare la scelta giusta, fai l’unica scelta possibile», dice. 

Salvini nel suo tweet ricorda poi che il nuovo codice della strada passa anche attraverso la sensibilizzazione, non solo attraverso le multe e la punizione. E la sensibilizzazione si è scordata delle cinture.

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