Anche l’Abruzzo passerà da domani in zona arancione, così di fatto nessuna regione sarà più in zona rossa. Lo scatto in avanti lo ha deciso il presidente leghista Marco Marsilio che lo ha comunicato su Facebook, senza aspettare l’avallo del governo: «Ho firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo rientra in zona arancione. Da domani i negozi saranno aperti e da mercoledì torneranno a scuole i ragazzi di seconda e terza media».

La scelta, ha spiegato, è stata presa in occasione della festa dell’Immacolata dell’8 dicembre, e deriva dai dati più recenti del comitato tecnico scientifico regionale: «Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale.Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi».

Il presidente aveva stabilito la zona rossa sempre indipendentemente dall’ordinanza del ministero della Salute: «Mi ero assunto la responsabilità di anticipare l’ingresso in zona rossa, con l’obiettivo di iniziare la “cura” necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza».

Secondo quanto riportato anche dalla cabina di regia nazionale, l’Abruzzo si trova effettivamente in una fascia di rischio più bassa: «I dati di due successivi report della cabina di regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile. Si è così contemperata l’esigenza di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica».

La regione sarebbe dovuta cambiare di fascia automaticamente mercoledì 9, e per allora era atteso l’intervento del ministro della Salute. «ll ministro Speranza – riporta una nota dello staff del presidente dell’Abruzzo– è stato informato prima dell'adozione del provvedimento». Marsilio ha «ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all'Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso». Attualmente l’esecutivo, e nello specifico i ministri Speranza e per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, stanno valutando se intervenire.

In attesa che venga confermata o in qualche modo modificata la scelta della regione, il governo negli scorsi giorni aveva anticipato di aspettarsi che tutta l’Italia decrescerà ulteriormente di rischio, portando probabilmente tutte le regioni in zona gialla prima di Natale. Una possibilità confermata anche dalla conferenza stampa del premier Giuseppe Conte in occasione del varo del Dpcm di Natale

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