Il Premio Nobel per la Fisica quest’anno è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi e per metà alla coppia Klaus Hasselmann e Syukuro Manabe. Il premio è stato dato a Parisi «per il contributo fondamentale nella comprensione dei sistemi fisici complessi». Parisi aveva già ricevuto quest’anno anche il premio Wolf per la fisica.

Nello specifico a Hasselmann e Manabe il riconoscimento è stato dato per «i modelli fisici sul clima sulla Terra, che quantificano la variabilità e predicono in modo affidabile il riscaldamento globale».

A Parisi invece per «la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazione nei sistemi fisici dalla scala dell’atomo a quella planetaria».

Il premio Nobel ha posto l’accento sull’urgenza di intervenire sul riscaldamento globale: Dopo l’annuncio della vittoria del premio Nobel per la Fisica 2021: «È urgente prendere decisioni forti e muoversi velocemente» nell’affrontare il cambiamento climatico. «È chiaro per le generazioni future che dobbiamo agire ora», ha detto Parisi.

Giorgio Parisi

Giorgio Parisi, ex presidente dell’Accademia dei Lincei, di recente era stato citato dalla Clarivate Citation Laureates tra i possibili vincitori dopo la lunga serie di riconoscimenti internazionali assegnati, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999, la Medaglia Max Planck (2011), il premio Wolf (2021). Se li è  aggiudicati grazie agli oltre 600 articoli che ha scritto e che riguardano molti campi della fisica: dallo studio delle particelle elementari alla meccanica statistica e alla fluidodinamica, dalla materia condensata ai supercomputer, e per i suoi studi di frontiera sui sistemi complessi, come reti neurali, sistema immunitario e sul movimento di gruppi di animali, come i meccanismi alla base delle perfette formazioni degli uccelli in volo e le cui regole potrebbero spiegare anche comportamenti umani complessi, come gli andamenti elettorali o le turbolenze dei mercati azionari.

La ministra Maria Cristina Messa si è complimentata: «È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti» si legge in una nota. «La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa, oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi», conclude.

Poi sono arrivati i complimenti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Rende onore all’Italia».

Il presidente del consiglio Mario Draghi si è congratulato e lo ha invitato a Palazzo Chigi: «Un riferimento intellettuale per generazioni di studenti e ricercatori e per tutto il paese».

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