Come avvenuto per tutti gli altri provvedimenti dell’era Covid, il governo ha pubblicato le FAQ sull’ultimo Dpcm, quello emanato il 3 dicembre e in vigore fino al 15 gennaio. Nel documento ci sono una serie di chiarimenti sui principali dubbi che tutti i cittadini si sono posti dopo la conferenza stampa di Giuseppe Conte, nella quale il premier ha parlato delle nuove norme valide anche per le feste di Natale e Capodanno.

Le FAQ del governo

Si può fare ritorno a casa? Per chi si trova fuori Regione, le regole stabiliscono che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".

Ci si può spostare tra comuni il 25, 26 dicembre e il 1 gennaio? Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato ogni spostamento tra Comuni.

Ci sono eccezioni ai divieti di spostamento? Sì, si possono effettuare spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

È possibile raggiungere la seconda casa?

Sì, se sia la prima che la seconda casa si trovano entrambe in un comune dell’area gialla (ma sempre tra le 5 e le 22). Se la seconda casa si trova in un comune dell’area arancione o di quella rossa, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Si può fare rientro in Italia dall'estero? Dal 21 dicembre all’Epifania tutti coloro che torneranno dall’estero dovranno osservare il periodo di quarantena. Dal 10 dicembre chi rientra da uno dei 27 Paesi Ue è obbligato 48 ore prima di partire per l’Italia a fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo, può entrare senza quarantena.

Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti? Sì, è una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro? È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.

Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere? In orari compresi tra le 5 e le 22 tali spostamenti sono consentiti solo in ambito comunale, essendo vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni delle regioni dell’area “arancione”. Conseguentemente tali spostamenti sono interdetti per chi si debba muovere da un comune diverso da quello in cui si svolge la detenzione e, per costoro, i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza.

Posso fare la spesa in un comune diverso da quello in cui abito? Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità.
Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.

È consentito fare attività motoria? Sì, dalle 5 alle 22.

Come devono comportarsi le coppie lontane? Il ricongiungimento per le coppie è previsto soltanto per stare nell’abitazione dove abitualmente si vive, come scrive anche il Corriere della Sera. Dunque chi lavora o studia fuori può raggiungere il partner nell’abitazione principale. Il ricongiungimento è consentito soltanto se si tratta di coppie conviventi.

Qui tutte le FAQ del governo sul Dpcm del 3 dicembre.

Cosa prevede il nuovo Dpcm

Prima del Dpcm, l’esecutivo ha approvato anche un decreto legge che stabilisce che dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano). Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni diversi. Sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione ma dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Il Dpcm, invece, conferma la classificazione delle regioni in tre fasce contraddistinte dai colori. Confermato il coprifuoco a livello nazionale dalle ore 22 alle 5, con un’ulteriore stretta solo per Capodanno quando rimarrà in vigore dalle ore 22 alle 7 del mattino. Per quanto riguarda bar e ristoranti, rimane consentita l’apertura dalle 5 alle 18 nelle regioni gialle (massimo 4 persone al tavolo, a meno che non siano tutte conviventi), mentre nelle arancioni e rosse rimane in vigore solo l’asporto e la consegna a domicilio. Apertura confermata a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. Dalle 18 del 31 dicembre fino alle 7 del 1° gennaio, negli alberghi i ristoranti saranno chiusi e sarà consentito solo il servizio in camera.

Capitolo negozi al dettaglio: fino al 6 gennaio è consentita l’apertura fino alle ore 21, ma «nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali». Fanno eccezione farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.

Confermato lo stop alle lezioni in presenza nelle scuole superiori fino al 7 gennaio, quando invece tornerà tra i banchi il «75% della popolazione studentesca», mentre nelle università si torna a fare esami in presenza, come anche le discussioni per le lauree. Restano sospese le prove preselettive e scritte dei concorsi pubblici e privati, al pari di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Esclusi, a questo proposito, tutti i concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della Protezione Civile.

Gli impianti sciistici restano chiusi fino al 6 gennaio. Infine, chi arriverà in Italia dall’estero tra il 21 dicembre e il 6 gennaio dovrà sottoporsi a quarantena obbligatoria, mentre nello stesso intervallo di tempo sono sospese tutte le crociere.

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