Sui migranti l’esecutivo non ammette più intoppi di natura giudiziaria. Le toghe, sotto attacco, si riuniranno in assemblea a Bologna il 4 novembre
«Giudici comunisti», «sentenza abnorme», «argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale». Se le parole sono importanti, quelle scelte dai più alti rappresentanti del governo italiano per definire il lavoro della magistratura suonano come una vera e propria dichiarazione di guerra. Quello appena riportato, infatti, è un campionario sintetico e per nulla esaustivo di affermazioni pronunciate nelle ultime settimane dal vicepremier Matteo Salvini, dal ministro d



