Negli atti il faro dei pm sulle nomine e sulla vendita delle quote societarie con il fedelissimo Posteraro, che ha versato denaro nelle ditte poi usato da Occhiuto per faccende private
«Denaro». E poi «l’utilizzo esclusivo per sé e per i propri familiari di tre autovetture, il pagamento di sanzioni per violazioni stradali e ricariche di multicard utilizzate per il rifornimento di carburante». Il presidente forzista della regione Calabria Roberto Occhiuto avrebbe tratto anche questi «benefici» dal conferimento di risorse economiche che il suo fedelissimo, Paolo Posteraro, realizzò nelle «comuni società». Le carte dell’inchiesta della procura di Catanzaro scoperchiano la rete di



