No stage, no party. La beffa dei tirocini gratis alle Olimpiadi

Della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 non si sa molto per ora. Si sa che si svolgerà il 6 febbraio e che la sua organizzazione è stata affidata a Balich Wonder Studio. Da quel che si legge sui giornali sarà una celebrazione dell’Italia: dalla moda alla musica, dal design al patrimonio culturale. Ora sappiamo anche che, nella migliore tradizione italiana, ci lavoreranno degli stagisti: non retribuiti. Domani ha infatti scoperto che nove studenti di Scenografia indirizzo Costume per lo Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano sono stati reclutati da Balich Wonder Studio per lavorare all’evento con uno stage curriculare non pagato. Il loro ruolo sarà quello di Assistente Costumi, Realizzatore Costumi o Sarto/Sarta. Si tratta di ruoli per cui i ragazzi sono ampiamente formati essendo all’ultimo anno di studio e quindi in procinto di entrare nel mondo del lavoro. Tanto più che diversi ragazzi hanno già svolto stage nel corso del loro percorso accademico. Lo stage, a quanto risultai, dovrebbe iniziare l’11 dicembre. «L’offerta ci è stata proposta da alcuni professori che ci hanno fortemente consigliato di accettarla. Ci hanno spiegato che era un’ottima occasione per fare esperienza e contatti», spiegano a Domani due studenti che preferiscono restare anonimi. I due ragazzi raccontano che gli studenti hanno chiesto un compenso minimo: «Abbiamo chiesto ai professori se fosse possibile ricevere almeno un rimborso spese o una minima retribuzione, ma ci è stato detto che il rimborso sarebbe stato previsto solo per chi proveniva da fuori Milano. Il motivo fornito è stato la mancanza di budget». Insomma per un evento dove a oggi i biglietti più economici partono da 700 euro non sembra esserci posto per la retribuzione degli stagisti. Tutta esperienza Balich Wonder Studio è un’azienda specializzata e leader nel settore. L’ultima cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali in Italia (Torino 2006) porta la sua firma. Nel corso degli ultimi anni si è occupata anche delle cerimonie di inaugurazione delle Olimpiadi di Rio 2016, di quelle invernali di Sochi 2014 e dei Mondiali di calcio 2022 in Qatar. Contattata in merito allo stage degli studenti di Brera, l’azienda ha confermato che «l’iniziativa avviata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera integra a pieno titolo un tirocinio curriculare. In tale veste, essa è gestita nel rigoroso rispetto delle procedure e delle linee guida previste per i tirocini in ambito universitario e risulta, in conformità alla normativa vigente, esclusivamente finalizzata al conseguimento di un titolo di studio formalmente riconosciuto». A differenza dello stage extracurriculare, quello curriculare non prevede infatti l’obbligatorietà della retribuzione dello stagista. Tutto regolare quindi. I ragazzi, pur avendo accettato l’offerta, contestano però la decisione di non pagare il loro lavoro, soprattutto nell’ambito di un evento così importante e ricco da un punto di vista economico: «Ci dispiace molto e ci sentiamo parecchio frustrati: ancora una volta, dei giovani sui quali bisognerebbe investire e favorire l’indipendenza – parte fondamentale della vita adulta – vengono fatti lavorare gratis. In altri Paesi non è così, e non capiamo perché in Italia sia così difficile comprendere quanto noi giovani dovremmo essere considerati una risorsa su cui investire e far crescere». Secondo gli studenti, «situazioni come questa demotivano e fanno perdere la speranza di avere una reale possibilità di costruirsi un futuro in questo settore. Capiamo il valore dei contatti e delle esperienze che questi tirocini possono offrire, ma ci dà fastidio che nell’ambito di un evento grande come le Olimpiadi non si possa prevedere nemmeno un piccolo rimborso». I ragazzi lamentano anche la reazione dei docenti alla loro richiesta di essere retribuiti. «Ci hanno trattati come se chiedere di essere pagati per il proprio lavoro fosse qualcosa da presuntuosi o di cui vergognarsi». Dal canto suo Balich Wonder Studio ha dichiarato a Domani: «All’interno dell’incarico affidatoci da Milano Cortina abbiamo la piena libertà di attivare le collaborazioni con le università migliori presenti sul territorio, affinché questa straordinaria ed unica esperienza Olimpica sia occasione di crescita professionale e conoscenza di nuovi mondi per i giovani studenti». Il dubbio dei ragazzi però è proprio sul mondo lavorativo nel complesso se addirittura in occasione di un evento come le Olimpiadi non si trovano soldi per retribuirli. «A noi giovani viene spesso detto che per essere pagati domani dobbiamo accettare di non essere pagati oggi. La domanda però che ci viene spontanea è perché in futuro queste aziende dovrebbero chiamare noi se potranno continuare a chiamare giovani a lavorare gratis?».