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I Giochi di Parigi a misura di donna. Ma la strada della parità è ancora lunga

Le Olimpiadi che iniziano il 26 luglio vedranno per la prima volta lo stesso numero di atleti e atlete: 5.250. Ci sarà anche uno sforzo maggiore per aumentare la visibilità delle atlete e la pubblicazione delle linee guida aggiornate per aiutare i media a fornire una rappresentazione equa e rispettosa. Eppure molto resta ancora da fare 

Alla prima edizione dei Giochi olimpici moderni, nel 1896, non aveva partecipato nessuna donna, mentre alla seconda c’erano ventidue atlete su 997, circa il due per cento del totale. Non potevano però lanciare il giavellotto, correre i cento metri o partecipare alla staffetta perché il barone Pierre de Coubertin, fondatore delle Olimpiadi, lo riteneva «antiestetico». Era permesso solo competere nelle discipline considerate più “femminili”: tennis, croquet, vela, equitazione e golf. Dal 1912 gare

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