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Se avete assistito alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo li avrete sicuramente notati. Un gruppo di 29 persone che sfilava subito dopo la Grecia, prima per tradizione, tenendo in alto la bandiera bianca raffigurante i cinque cerchi olimpici.
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È il Refugee Olympic Team, la squadra olimpica dei rifugiati che, dalle Olimpiadi di Rio del 2016, ha iniziato a partecipare ai Giochi.
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Quando raccontiamo la storia di queste persone, parliamo sì di atleti professionisti che cercano di conquistare ambite medaglie ma la loro presenza, anche in quanto rifugiati, va ben oltre.
Se avete assistito alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo, tenutasi venerdì 23 alle 13 italiane (le 20 per l’ora locale), li avrete sicuramente notati. Un gruppo di 29 persone che sfilava subito dopo la Grecia, prima per tradizione, tenendo in alto la bandiera bianca raffigurante i cinque cerchi olimpici. È il Refugee Olympic Team, la squadra olimpica dei rifugiati che, dalle Olimpiadi di Rio del 2016, ha iniziato a partecipare ai Giochi. La storia Nel 2015, il rapporto annua



