- Un papa non è per sempre nella chiesa di Francesco. Ma finora al vociare di chi parla di possibili dimissioni del papa e di un prossimo conclave risponde il silenzio adamantino del capo della chiesa cattolica.
- Nessuno può prevedere cosa accadrà. Certamente, di questa riforma dell’emerito si discute già da tempo. Il tema è emerso di riflesso lo scorso giugno, quando è stato emanato il decreto che disciplina la guida dei movimenti e delle associazioni religiose riconosciute dalla chiesa.
- Per alcuni analisti, eventuali dimissioni del papa sarebbero l’esito naturale di un bilancio disastroso per il cattolicesimo mondiale, soffocato da questioni di etica politica e un irrimediabile calo di credenti praticanti.
Un papa non è per sempre nella chiesa di Francesco. Se dall’altra sponda del Tevere l’estate vaticana si preannunciava ricca di sorprese, come preconizzato da Alberto Melloni che aveva parlato di «giugno nero della chiesa», e dal decano dei vaticanisti John Allen, che annunciava una «sorpresa d’agosto», finora al vociare di chi parla di possibili dimissioni del papa e di un prossimo conclave risponde il silenzio adamantino del capo della chiesa cattolica, oltre un mese dopo una delicata ma riso



