Notte tranquilla per il pontefice ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. Per la prima volta il bollettino medico riferisce di «una buona risposta alla terapia»
«La notte è stata tranquilla, il papa riposa». È questo l’aggiornamento che arriva nella mattina del 10 marzo dalla stampa vaticana.
Secondo quanto riportato dall’ultimo bollettino medico, emesso nella serata dell’8 marzo, le condizioni del Pontefice, ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale, «negli ultimi giorni sono rimaste stabili e, di conseguenza, testimoniano una buona risposta alla terapia. Si registra pertanto un graduale, lieve miglioramento». Come spiegavano fonti vaticane, il rischio di nuove crisi non è scongiurato.
Per la prima volta si conferma che l’organismo di Papa Francesco sta reagendo ai farmaci. Da lunedì 2 marzo non si sono verificate crisi respiratorie, anche se i medici prudentemente non sciolgono la prognosi perché il quadro resta complesso ed è impossibile affermare con certezza che le crisi siano del tutto passate. Ma «un graduale, lieve miglioramento» c’è.
Da quanto trapela il consueto bollettino medico non sarà diramato nella serata del 9 marzo.
Il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione del Vaticano, stasera alle 21 guiderà il rosario in piazza San Pietro in cui si prega per la salute del Papa.
Il papa: «Portate avanti la tutela sociale della maternità»
«Vi incoraggio a portare avanti la tutela sociale della maternità e l'accoglienza della vita umana in ogni sua fase» Così papa Francesco nel discorso da lui preparato per i partecipanti al pellegrinaggio del Movimento per la Vita. e pronunciato dal Segretario di stato, il cardinale Pietro Parolin, nel corso della messa celebrata nella Basilica di San Pietro nella mattina dell’8 marzo.
«C'è ancora e più che mai bisogno di persone di ogni età che si spendano concretamente al servizio della vita umana, soprattutto quando è più fragile e vulnerabile; perché essa è sacra, creata da Dio per un destino grande e bello; e perché una società giusta non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili»
© Riproduzione riservata



