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Parla Attilio Fontana: «Non ricordavo di avere la delega sul conto svizzero di mia madre»

Il presidente ha risposto in tarda serata alle domande inviate dal Domani. Conferma di aver pagato sanzioni e affronta anche alcune questioni che avevamo posto già a luglio ma alle quali non aveva mai dato seguito. Dopo aver avuto le risposte, però, ci ha scritto l’avvocato per conto di Fontana: una lettera in cui ci diffidava dal porre altre domande sui depositi esteri perché avremmo violato il segreto e la privacy

  • Attilio Fontana ha risposto alle nostre domande sui conti svizzeri e sull’eredità da 5,3 milioni regolarizzata con lo scudo fiscale. «Non ricordavo neppure di avere la delega». Insomma era procuratore a sua insaputa. Dopo aver ricevuto le risposte, però, è arrivata una lettera dell’avvocato di Fontana con cui ci diffida dal porre ulteriori domande che violano la privacy del presidente.
  • Conferma di aver pagato sanzioni ma di non aver mai fatto movimentazioni sui depositi esteri. Tutte le movimentazioni citate sono state valutate sia dai miei consulenti tributari ma soprattutto dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate e nessuna ha carattere reddituale derivante da nuovi apporti di denaro. Sono i saldi patrimoniali delle relazioni.
  • E sul tesoretto accumulato nei paradisi fiscali dice: «Erano risparmi di una vita di mia madre che una dentista».

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