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Per salvare gli ospedali ecco gli alberghi dell’ossigeno

I reparti sono troppo pieni, a Roma i pazienti vengono spostati nelle camere degli “alberghi protetti” dove restano isolati anche dai pochi turisti rimasti

  • A Roma si sperimenta l’accoglienza dei malati lievi di Covid 19 negli hotel. Un progetto pilota che serve a svuotare gli ospedali e a facilitare il ricovero di chi ha sintomi gravi.
  • Allo Sheraton sono accolti coloro che hanno bisogno di basso flusso di ossigeno quando hanno superato il decimo giorno di una polmonite lieve.
  • Ci vorrebbero altri cento posti così, dice la direttrice della Asl Roma 3. Ma intanto ci sono altri nove alberghi che ospitano i positivi paucisintomatici e anche per loro è una risposta alla crisi.

Sono arrivati dagli aeroporti, perché non avevano dove altro andare, dai palazzi occupati della Garbatella perché lo spazio è quello che è e te lo devi far bastare, dalle ambulanze messe in fila nei pronto soccorso quando i posti in ospedale sono diventati preziosi per darli a chi aveva pochi sintomi e nonostante tutto col virus ci conviveva. Li chiamano ospiti sanitari, sono alloggiati in cinquanta camere di albergo affacciate su un giardino arioso nel quartiere di Rebibbia, sono tra i primi

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