Il nostro paese organizzerà metà degli Europei del 2032, l’altra sarà della Turchia. Germania 2024, però, ha dimostrato abbastanza plasticamente che ridurre le necessità dell’organizzazione di una manifestazione del genere alla presenza di stadi funzionali è solo una minima parte del problema
Ieri sera a Berlino si è chiusa l’edizione 2024 degli Europei di calcio. Un mese nel quale la Germania, a livello di organizzazione di grandi eventi, ha dimostrato di avere ancora una marcia in più, nonostante tutto. Dieci gli impianti utilizzati, e in quattro di essi giocano, durante la stagione, club di seconda divisione: può bastare questo per capire le dimensioni del divario strutturale con l’Italia, che una metà dell’Europeo – l’altra sarà della Turchia – la organizzerà nel 2032. Germania



