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Perché i medici si ribellano al governo sui tamponi

LaPresse
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L’esecutivo promette i test rapidi negli ambulatori di medicina generale, che però non sono sicuri. Centinaia di dottori si ribellano al sindacato Fimmg che ha fatto l’accordo

  • Il governo ha fatto un accordo con il sindacato dei medici di famiglia Fimmg per fare tamponi rapidi negli ambulatori. Centinaia di iscritti al sindacato si sono ribellati, restituendo la tessera. 
  • “Già da tempo - hanno scritto in una nota - non ci sentiamo rappresentati che non tutela noi operatori in prima linea, specie nell'attuale situazione pandemica”.
  • Nelle condizioni in cui versa la medicina generale nella gran parte del Paese, è impensabile immaginare che i tamponi possano essere fatti in sicurezza in un via vai di potenziali positivi a contatto con l’utenza normale dello studio medico.

Tamponi rapidi dal medico di famiglia? Magari, ma l’operazione non è né facile, né utile, se non si mettono i dottori in condizione di agire in sicurezza. Per farlo non basta certo la firma dell’accordo di una settimana fa tra il ministro della Salute Roberto Speranza e la Fimmg, che è il sindacato più importante dei medici di famiglia, accordo poi validato anche dalle regioni. Da subito, i sindacati che non hanno firmato l’accordo hanno iniziato a lanciare dichiarazioni roventi contro le m

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