Il 25 luglio dello scorso anno l’attivista aveva denunciato quanto accaduto dopo un’azione dimostrativa e pacifica realizzata dal movimento presso il palazzo comunale. Oggi il gip archivia la posizione dell’agente donna che aveva realizzato la perquisizione. Ma chiede una nuova imputazione
C’è una novità sulla vicenda giudiziaria che riguarda l’attivista di Extinction Rebellion che il 25 luglio dello scorso anno aveva denunciato la perquisizione personale subita all’interno della questura di Bologna dopo un’azione dimostrativa e pacifica realizzata dal movimento presso il palazzo comunale. La giovane attivista aveva sottolineato i modi «particolarmente invasivi» utilizzati dagli operatori che avevano proceduto alla perquisizione, «ritenuta illegale e in contrasto con i diritti»



