La polizia ha eseguito due misure cautelari nei confronti di Fabrizio e Daniele, padre e figlio ed entrambi imprenditori agricoli, titolari di un’azienda agricola locale a Terracina. Il primo, Fabrizio Tombolillo, è ora agli arresti domiciliari, per il figlio è scattato invece l’obbligo di firma in commissariato. I due erano già stati arrestati lo scorso maggio perché ritenuti responsabili di estorsione, rapina e lesioni personali aggravate, nell’ambito dello sfruttamento di braccianti agricoli stranieri, all’interno della loro azienda agricola.

Pestato e gettato in un canale

Le indagini di maggio erano partite dalla testimonianza di un 33enne indiano giunto al pronto soccorso dell’Ospedale di Terracina, con ferite al capo riconducibili a colpi ricevuti con un corpo contundente, fratture e lesioni personali in altre parti del corpo. Gli inquireni hanno accertato che lo straniero era stato pestato per le insistenti richieste fatte al datore di lavoro di provvedere alla dotazione di mascherine e altri dispositivi di protezione individuali e lasciato privo di sensi in un canale.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, i due imprenditori erano stati scarcerati ma la prosecuzione dell’attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Latina, Claudio De Lazzaro, ha consentito di ottenere dal tribunale del Riesame di Roma la riproposizione delle misure cautelari per padre e figlio, decisione confermata anche dalla Suprema corte di Cassazione.

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