la pandemia criminale

Il Pnrr di Draghi e la corruzione mafiosa che è meglio ignorare

LaPresse
LaPresse
  • Nella lotta alla mafia e alla corruzione c’è una nuova frontiera: fingere che non esistano, così da depurare da ogni elemento di negatività la narrazione positiva di un paese che deve investire rapidamente i 235 miliardi dei fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
  • La riforma Cartabia sul processo penale sconta una lettura arcaica della mafia, che considera clan di mafia solo chi ostenta ferocia e violenza, mentre l’emergenza giustifica interventi straordinari e limature di norme considerate troppo rigide dalle associazioni di categorie.
  • Meno regole e una lacunosa interpretazione dei fenomeni criminali. La mafia scompare, la corruzione pure. Chi continuerà a restare sobrio dall’ubriacatura collettiva saranno le vittime, escluse dal mercato inquinato e distorto dalla concorrenza sleale.

Per continuare a leggere questo articolo