I nuovi documenti sul «Sistema Catanzaro». Una mazzetta da 5mila euro per il magistrato che doveva decidere sul sequestro dei beni del padre della moglie del deputato Furgiuele. Una società confiscata è ancora gestita dai parenti dell’uomo di Salvini
- C’è anche il suocero del deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele in questa storia di sentenze comprate, giudici corrotti, avvocati corruttori e mafiosi da scarcerare.
- Si chiama Salvatore Mazzei, ha i beni sotto sequestro e una condanna per estorsione. Un’albergo confiscato alla sua famiglia è gestito in affitto da una società riconducibile a un parente, con l’avallo dei giudici.
- Il «sistema» è vasto, ci sono le trattative sotterranee per aggiustare giudizi e per liberare i beni dai sequestri preventivi ordinati dall’antimafia, ma ci sono anche le cricche delle nomine dei periti, dei consulenti e degli amministratori giudiziari.