Dal 23 al 25 ottobre Torino ospita le Giornate del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, tre giorni di incontri, dibattiti e premiazioni dedicati al giornalismo d’inchiesta e ai suoi protagonisti, con al centro gli 11 under 30 finalisti del concorso. L’evento è organizzato dall'associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con la Rai e il tema scelto per questa edizione è “Il Limite Assente”.

Nelle tre giornate ci saranno proiezioni, incontri di approfondimento e dibattiti sul ruolo, gli strumenti e il costo, sempre più spesso tragicamente in vite umane, del giornalismo investigativo di fronte alle drammatiche crisi che affliggono i nostri tempi: dai conflitti armati a quelli commerciali fino ai massacri programmati di intere popolazioni, come a Gaza, ma senza dimenticare la crisi ambientale e quella climatica.

Crisi e conflitti che si consumano fuori da ogni regola, senza più alcun limite dettato dal diritto internazionale o semplicemente dalle leggi non scritte della cultura umanitaria. L’associazione Amici di Roberto Morrione ha deciso di dedicare l’iniziativa alle vittime innocenti di Gaza e a tutte le giornaliste e i giornalisti uccisi nel mondo.

L’anteprima delle inchieste 

Durante le Giornate verranno presentate in anteprima nazionale le inchieste finaliste della 14ª edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo e l’inchiesta vincitrice della 2ª edizione del Premio Riccardo Laganà Biodiversity Sustainability Animal Welfare.

Protagonisti saranno le giovani e i giovani reporter che le hanno realizzate: Marco Castellini, Ilenia Cavaliere, Marianna Donadio, Dora Farina, Chiara Garbin, Novella Gianfranceschi, Alessandro Masella, Niccolò Palla, Daman Singh, Bianca Turati e Iman Zaoin. Sarà inoltre possibile – solo durante le Giornate – vederle in esclusiva registrandosi sul sito www.premiorobertomorrione.it.

La serata conclusiva, sabato 25 ottobre, proclamerà l’inchiesta vincitrice del Premio Morrione 2025. Le inchieste verranno presentate per la prima volta - in anteprima nazionale - venerdì mattina durante un incontro riservato alle scuole superiori della rete di Libera Piemonte. A seguire, gli studenti e le studentesse presenti voteranno e sarà una loro delegazione a consegnare, durante la serata di premiazione di sabato, il Premio Libera Giovani all’inchiesta che avrà ricevuto più preferenze.

I premi speciali

Quest’anno il Premio Baffo Rosso 2025 va al giornalista di Report Rai 3 Paolo Mondani; mentre alla giornalista e scrittrice palestinese Rita Baroud verrà consegnato il Testimone del Premio Roberto Morrione, riconoscimento per chi illumina gli angoli bui della cronaca senza mai abbandonare la passione per la verità.

«Di fronte al complesso contesto internazionale e alle crisi in corso continuiamo a credere nel valore del giornalismo investigativo, non come antidoto al ‘limite assente’, ma come risorsa per non arrendersi alla superficialità. Per questo continuiamo a rivolgerci a giovani reporter, perché sono il possibile futuro migliore», ha dichiarato Giovanni Celsi, presidente dell’associazione Amici di Roberto Morrione.

«Il Premio Morrione rappresenta un passaggio di testimone alle giovani generazioni di giornalisti e giornaliste. Nasce come tributo alla figura indimenticabile di Roberto, ma negli anni si è affermato come occasione per attribuire nuovi strumenti, visibilità e fiducia ai giovani professionisti, chiamati oggi più che mai alla sfida di preservare la verità contro le manipolazioni, la superficialità, l’asservimento agli interessi di potere», dice invece Don Luigi Ciotti, presidente di Fondazione Gruppo Abele e dell’associazione Libera. «L’informazione indipendente – aggiunge – è un elemento chiave della democrazia: tutelare chi la fa bene significa difenderci tutti e tutti dalle insidie che oggi la democrazia affronta».

Il programma completo delle Giornate 2025 è consultabile qui.

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