Burocrazia impazzita, file incivili davanti alle questure, appuntamenti per il rinnovo del permesso di soggiorno rimandati, documenti negati e tagli ai servizi: sono solo alcune delle strozzature delle politiche migratorie italiane che saranno al centro di “Porte chiuse”, l’inchiesta di Presadiretta che andrà in onda su Rai3 domenica 6 aprile, a partire dalle 21:25. Il programma affronta il tema dei migranti e dell’accoglienza da tre punti di vista. 

Le telecamere di Presadiretta sono entrate nel Cpr di Macomer, in Sardegna, che ha da poco cambiato gestione. E hanno registrato le parole dei migranti e degli operatori, i disagi, le violenze, gli abusi di psicofarmaci, fino a testimoniare un drammatico tentativo di suicidio.

E poi una storia, che ne racconta tante altre. Un nome e un cognome: Moussa Diarra, originario del Mali, da otto anni in Italia, morto sotto i colpi della pistola di un agente ferroviario a 26 anni, il 20 ottobre 2024, davanti alla stazione di Verona. Una storia di ricerca di integrazione e speranze infrante, fino al disagio mentale.

Infine il racconto dell’esperienza nelle strutture in Albania di alcuni dei migranti del primo gruppo, inviato l’ottobre scorso, dopo essere stato intercettato nelle acque del Mediterraneo. La loro storia, dai paesi d’origine alle prigioni libiche. E l’attesa oggi per la richiesta d’asilo in Italia.

Ultima tappa un reportage dalla Spagna, con un approfondimento sul nuovo regolamento del governo Sanchez che, per rispondere a questioni sociali ed esigenze economiche, punta a un milione di regolarizzazioni nei prossimi tre anni.

Gli ospiti nello studio di Riccardo Iacona saranno Silvia Albano, giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, e Fabio Anselmo, avvocato nel processo Cucchi, che insieme al conduttore discuteranno delle politiche migratorie dell'Italia e dell’Europa e del sistema di accoglienza e di integrazione.

“Aspettando presadiretta”

Tremila persone l’anno, otto vittime al giorno, una ogni tre ore. Una strage quella che si consuma sulle strade italiane, la prima causa di morte tra i giovani. "Aspettando PresaDiretta", nella prima parte della serata di domenica, dalle 20:30 fino alle 21:25 circa, si occuperà del nuovo Codice della Strada in vigore da pochi mesi e dei suoi effetti sulla sicurezza stradale

In Europa, in un solo anno, sono morte più di 20mila persone sulle strade: il nostro paese, in questa classifica, si trova al nono posto su 31 paesi. Le cause sono ben note: velocità, distrazione, telefonini, alcol e stupefacenti.

Presadiretta racconta le storie di chi ha perso la vita, da Francesco Valdiserri a Simone Sperduti; l’impegno di chi fa prevenzione e l’esperienza della città di Bologna e del limite dei 30 km orari. A parlarne in studio ci saranno Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, e Stefano Guarnieri, che presiede la “Lorenzo Guarnieri Onlus” fondata dopo la morte del figlio, vittima di un incidente.


"Porte chiuse è un racconto di Riccardo Iacona e Maria Cristina De Ritis con Liza Boschin, Pablo Castellani, Irene Fornari, Giuseppe Laganà, Roberta Pallotta, Emilia Zazza, Amedeo Bersani, Fabio Colazzo, Fabrizio Lazzaretti, Elia Mansueto e Massimiliano Torchia.

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