- Dario Braga lamenta la difficoltà di usare le risorse del PNRR vista la macchinosità delle piattaforme digitali per gestirli
- La tendenza acuita dal PNRR è però generale e riguarda la proliferazione di bandi e progetti anche per attività una volta coperte da fondi e procedure ordinarie
- Prima di introdurre nuovi requisiti amministrativi o procedure progettuali bisognerebbe chiedersi se queste iniziative sono necessarie visto che comportano costi aggiuntivi e oneri gestionali
Dario Braga sul Sole 24 Ore lamenta la difficoltà di sfruttare le risorse messe a disposizione dal Pnrr per l’università. La costrizione di dover usare i fondi in poco tempo, il coinvolgimento di diverse burocrazie ministeriali e la necessità di usare nuove piattaforme informatiche comportano un extra-lavoro per docenti e ricercatori che dovrebbero occuparsi di produrre i risultati non di gestirne la burocrazia. Senza indulgere in un facile populismo anti-burocratico, il pezzo di Braga cerca



