Nuovi scontri tra le forze dell’ordine e un corteo di manifestanti fuori una delle sede Rai. Dopo le manganellate ricevute dai manifestanti pro Palestina a Napoli, nel pomeriggio del 15 febbraio ulteriori disordini si sono verificati fuori la sede regionale della Tv di stato a Bologna tra gli agenti e i partecipanti alle proteste organizzate dai Giovani palestinesi.

Secondo quanto riportato dalle agenzie stampa, la situazione è precipitata dopo che i manifestanti hanno riferito che la Rai non aveva dato garanzia di leggere tutto il documento proposto nel corso del Tg, per «smontare la propaganda pro Israele». Centinaia di manifestanti hanno bloccato la strada e poi si è arrivati agli scontri.

Dopo ore di tensione i manifestanti hanno ottenuto la lettura integrale del comunicato. «È dovuto servire tutto questo per poter parlare in Rai», hanno detto i manifestanti che chiedono le dimissioni dell’amministratore Roberto Sergio.

Il comunicato del Movimento Cinque stelle

«Dopo Napoli, Bologna: ancora manganellate fuori da una sede Rai, ancora repressione. C'è un malessere evidente che attraversa la società civile e che riguarda le fondamenta della democrazia come la libertà di espressione, di manifestazione, di parola. Il Movimento 5 Stelle ha già chiesto una informativa urgente del ministro Piantedosi che a questo punto non è più procrastinabile. Chiediamo a lui di venire in aula e di spiegare le ragioni della risposta, spesso sproporzionata, delle proteste davanti alle sedi Rai in giro per l'Italia. Ma soprattutto chiediamo a Giorgia Meloni di dire se condivide questo modus operandi e se non ritiene che manganellate e censura non siano la stessa faccia di un'unica medaglia: quella di un paese in cui si sente sempre più forte l'aria irrespirabile del regime». Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai.

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