Si è tenuto in mattinata un incontro tra i leader del centrodestra. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, in mattinata si sono visti a Palazzo Chigi in un vertice concluso all’ora di pranzo.

Il centrodestra è in crisi soprattutto per quanto riguarda la situazione in Sardegna, dove la Lega vorrebbe ricandidare il presidente uscente Christian Solinas e Fratelli d’Italia insiste per lanciare Paolo Truzzu, il sindaco di Cagliari, come nome del centrodestra. Il Carroccio nei giorni scorsi aveva minacciato di riaprire anche le trattative sulle altre regioni che vanno al voto, per esempio l’Abruzzo, dove dovrebbe correre il presidente uscente di FdI Marco Marsilio.

Ma la regione che fa davvero gola a Fratelli d’Italia attualmente è il Veneto, dove si voterà nel 2025: il “doge” Luca Zaia è al secondo mandato, e per sbloccare la sua possibilità di ricandidarsi (e fare indirettamente un favore alla Lega) c’è bisogno del via libera al terzo mandato per i presidenti di Regione. 

Il terzo mandato

La Lega ha presentato una proposta di legge per estendere il limite dei due mandati consecutivi, fissato da una legge del 2004, dei presidenti di regione «al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati, in linea con il sistema democratico che contraddistingue il nostro paese», si legge nel documento firmato dal deputato, segretario della Liga veneta e presidente della commissione bicamerale per il federalismo fiscale Alberto Stefani.

Sul tema gli alleati di governo non sono però sulla stessa linea del Carroccio, che su Zaia non è disposto a cedere. Per il primo firmatario la proposta di legge «è un’opzione di buonsenso, di rispetto della democrazia e del consenso territoriale». I governatori, commenta Stefani, «rappresentano un territorio ed è quel territorio a doverli eleggere» e se i cittadini «vogliono premiare esperienza e competenza, nel solco della continuità, devono essere liberi di poterlo fare». 

La smentita

Quattro ore dopo la fine dell’incontro l’agenzia Ansa riporta fonti di Palazzo Chigi secondo cui l’incontro tra i tre leader di centro destra sarebbe stato sulla questione dell’immigrazione, con la presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, e non sulle regionali.

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