Il governatore forzista, accusato di corruzione, sentito per cinque ore dai magistrati di Catanzaro. Accompagnato dall’avvocato Nicola Carratelli, ha detto: «Confido in una veloce archiviazione»
«Sono felice perché sono stato interrogato». Sotto il sole battente di fine luglio, il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, va via dalla procura di Catanzaro col sorriso sulle labbra. I pm che lo accusano del reato di corruzione lo hanno sentito per circa cinque ore. «Ho chiesto io di essere interrogato – ha detto il presidente forzista – era un mio diritto chiedere, ma non era loro dovere concedermi questa possibilità». Accompagnato dal suo avvocato, Nicola Carratelli, Occhiuto –



