Gli epidemiologi della regione Lombardia terrorizzati avevano lanciato l’allarme per tempo e avvisato il presidente della regione, il leghista Attilio Fontana. In un articolo che poi hanno voluto pubblicare come per dire “noi sapevamo ma non ci hanno ascoltato”, dal titolo Le prima fasi dell’epidemia di Covid in Lombardia, scrivono: «L’epidemia in Italia è iniziata molto prima del 20 febbraio 2020
- Il coronavirus segue leggi matematiche semplicissime: ha un R0 uguale a 2 e un tempo di raddoppio di circa 3 giorni. Significa che ogni infetto contagia in media 2 altri individui, e che questi casi raddoppiano circa ogni 3 giorni, se non si fa nulla.
- Ai primi di marzo 2020, se il Sars-CoV-2 era presente in Italia dal primo gennaio, aveva avuto 60 giorni circa per moltiplicarsi e diffondersi.
- Gli epidemiologi della regione Lombardia lanciano l’allarme e avvisano il governatore Fontana. In un articolo che poi hanno voluto pubblicare come documento, scrivono: «L’epidemia in Italia è iniziata molto prima del 20 febbraio 2020».
Perché in Italia il Covid ha fatto più morti che altrove? Qualcuno è responsabile? Avremmo potuto fare meglio? Sì. Francesca Nava ha raccontato su Domani che il 2 marzo il premier Giuseppe Conte, e almeno dal 28 febbraio 2020 il governatore della Regione Lombardia Fontana sapevano che la situazione era gravissima, ma non hanno fatto nulla. Cosa sapevano? Cosa avrebbero potuto fare? Ce lo dice la scienza. Ma prima vi voglio raccontare una storia. Molti secoli fa - vuole la leggenda - un consig
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