- «Mi chiamano u’ tintu (cattivo, ndr) perché non mi piego. Siamo pochi quelli che non turbano gare e non pagano mazzette», racconta un imprenditore che in Sicilia vive di appalti pubblici da anni.
- Per eliminare i tinti, i difettosi o si concordano i ribassi oppure chi deve perdere non si presenta alla gara lasciando partecipare solo chi deve vincere.
- Uno degli ultimi casi riguarda il genio civile di Catania, il responsabile fino al giugno scorso era Natale Zuccarello, di professione ingegnere. Si è dimesso dopo l’indagine che lo ha travolto per corruzione e turbativa d’asta. «Quello che posso dirle è che escludo un sistema di gare telecomandate, ma potrebbe trattarsi di casi sporadici che devono essere accertati dalla magistratura», dice l’assessore regionale Marco Falcone, totalmente estraneo all’indagine.
Regione Sicilia, appalti e favori. Un testimone racconta come funziona il sistema
10 novembre 2021 • 07:00Aggiornato, 12 novembre 2021 • 18:53