Fatti

Resort, vip e mucche al pascolo. Il turismo fai da te di Invitalia

  • Un residence extralusso pagato in buona parte dallo Stato, tramite Italia Turismo. La società controllata da Invitalia, che ancora oggi possiede otto villaggi vacanze e come raccontato nella prima puntata dell’inchiesta pubblicata da Domani ha una montagna di debiti. Quello di Otranto, infatti, è solo un’altra goccia nel mare di sprechi che ha inghiottito oltre 86 milioni di euro negli ultimi 15 anni.
  • E così lo stato si ritrova a partecipare alle spese del residence senza goderne alcun vantaggio: soldi che vanno a contribuire alle uscite del residence e quindi indirettamente finanziano le vacanze dei vip.
  • a Stintino, in Sardegna, dove il villaggio turistico 4 stelle Le Tonnare funzionava benissimo in mano alla Pugnochiuso srl, società del gruppo Marcegaglia. Nel 2019 però Arcuri firma l’accordo con i toscani di Human Company che intendono rilevare tutto il pacchetto, a partire dal resort sardo; la storia ha l’ennesimo finale tragicomico: Italia Turismo dà lo sfratto a Marcegaglia, nel marzo 2020 Human Company si tira indietro, rinuncia all’acquisto e la gemma del tesoro di Invitalia, un villaggio turistico perfettamente funzionante fino all’anno precedente, nell’estate 2020 rimane chiuso.

«Hanno venduto la polpa e si sono tenuti l’osso. Ma tanto mica pagano i dirigenti», ride Mimmo De Santis, amministratore del complesso dei vip: Serra degli Alimini, vicino Otranto, e a due passi dalla spiaggia dove Flavio Briatore voleva costruire il Twiga salentino. Per quella vicenda De Santis, socio di Briatore, è stato condannato a tre anni e nove mesi per abuso d’ufficio mentre in un processo parallelo è finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e frode. Ma queste sono altre storie:

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