In attesa del primo giugno

La riapertura delle palestre, tra rischi di focolai e timore di fallire

LaPresse
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Il governo ha detto che tra un mese intende consentire la riapertura, ma c’è ancora molta incertezza sulle regole, mentre i gestori sono esasperati, dopo un anno di affari persi

  • Le palestre hanno tenuto aperto soltanto nei mesi estive del 2020 e ora molti gestori si trovano vicini al fallimento.
  • Ma le riaperture sono complesse: le palestre sono luoghi dove potenzialmente il contagio si diffonde facilmente.
  • Dai ristori è arrivato poco aiuto e ora le associazioni di categoria temono che tra il 10 e il 30 per cento delle attività potrebbe fallire.

Divisi tra il rischio di fallire e quello di alimentare focolai di Covid-19 che li riporteranno a chiudere, i gestori delle palestre in Italia aspettano con ansia che il governo fornisca loro le istruzioni sulla potenziale riapertura dei loro impianti annunciata dal governo. L’annuncio Per il momento, il governo è stato vago. Venerdì scorso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che «l’idea del governo» è che a partire dal primo di giugno «si possano attivare alcune attività

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