Il giudice per le indagini preliminari di Latina, Pierpaolo Borotone,  ha disposto il rinvio a giudizio di Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo, rispettivamente moglie e suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro eletto alle scorse elezioni politiche tra le fila di Alleanza Verdi Sinistra e poi passato al gruppo misto.

L’indagine segue il primo filone d’inchiesta riguardante i presunti reati fiscali nella gestione delle cooperative che si occupano di migranti. «Avevamo formulato delle istanze istruttorie che ritenevamo fossero indispensabile per accertare l’estraneità della signora Murekatete, istanze che rinnoveremo di fronte al tribunale», ha detto all’Agi ‘'avvocato Lorenzo Borrè, difensore di Liliane Murekatete.

Oltre a loro altre due persone sono state rinviate a giudizio, per altri due le posizioni sono state stralciate. Il capo d’imputazione da cui dovranno difendersi i sei imputati riguarda una presunta evasione fiscale da 2,17 milioni di euro nelle controllate dalla cooperativa madre Karibu. Secondo il giudice delle indagini preliminari, le due donne avrebbero messo in piedi «una struttura delinquenziale a livello familiare», da cui sarebbero emerse «spese per finalità private» pari a 370mila euro in due anni. I soldi sarebbero stati spesi dalle due donne in in boutique e hotel di lusso.

Domani aveva raccontato le condizioni dei centri in cui c’erano i migranti pubblicando un’intervista a Elena Fattori, ex deputata di Sinistra Italiana, che aveva visitato il cas della famiglia. «Sono andata a visitare questo centro ad Aprilia nel 2019 dopo che mi erano arrivate diverse segnalazioni – aveva detto Fattori – c’erano problemi economici con i dipendenti, ma quello che ho visto era una struttura indecente dove non ospiterei manco i cani. Ricordo ancora i paramenti sconnessi, la muffa, condizioni invivibili». 

Le indagini della guardia di finanza avevano confermato il quadro disastroso segnalando nelle carte dell’inchiesta la «mancanza di acqua calda, alloggi fatiscenti, insufficienza del cibo o di scarsa qualità, riscaldamenti ridotti nelle ore notturne o assenti». La prima udienza è fissata per il prossimo 24 gennaio.

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