- Lo chiamano il grande partito dell'inceneritore e tiene insieme, con al centro il Pd, Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi e la Lega governista del ministro Giancarlo Giorgetti. Fuori la sinistra, il M5s e, dall'altra parte, il partito di Giorgia Meloni.
- «Quando il sindaco Gualtieri ha annunciato l'inceneritore, durante la riunione di maggioranza, ai primi mugugni ha alzato la voce e detto 'sono il sindaco, decido io'. Temiamo di diventare irrilevanti, con un blocco di potere replicabile anche su scala nazionale», racconta un esponente della sinistra romana.
- Il fronte del 'no' paga le divisioni interne e la capacità di attrazione del Pd che suggeriscono di ambire a un obiettivo minimo per non scomparire.
Roma, il partito dell'inceneritore e il futuro del centrosinistra Pd-M5s
03 maggio 2022 • 18:27Aggiornato, 03 maggio 2022 • 19:23