Debiti societari, dipendenti che aspettano ancora migliaia di euro di tfr, multe stradali non pagate. La lunga lista di domande alle quali dovrà rispondere la ministra di Fratelli d’Italia
Il 5 luglio la ministra del Turismo di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, terrà un’informativa al Senato per spiegare la sua posizione in merito all’inchiesta pubblicata da Report sulla gestione delle sue aziende. Ma cosa è emerso dalle inchieste giornalistiche degli ultimi giorni? Facciamo un riepilogo.
Le aziende
L’inchiesta di Report si focalizza sulla gestione da parte di Santanchè delle società Ki Group (acquisita nel 2011 insieme all’ex compagno Canio Mazzaro e gestita dalla ministra fino al 2022) e Visibilia srl.
La gestione delle sue aziende racconta il modello imprenditoriale adottato dalla ministra del Turismo, caratterizzato da alti guadagni per i manager (Santanchè e il suo ex marito), da dipendenti licenziati e in attesa ancora dei soldi (si parla di migliaia di euro) del trattamento di fine rapporto (Tfr) e da fornitori finiti sul lastrico per il mancato pagamento dei debiti.
Secondo Report, tra il 2018 e il 2019 soltanto la Ki group avrebbe accumulato debiti con i fornitori per un valore complessivo di otto milioni di euro, una somma che rendeva complicata anche l’approvazione dei bilanci della società.
Una società indebitata e sulla quale gli ex dipendenti lamentavano anche poca trasparenza come nel caso dei pagamenti per 100mila euro l’anno destinati per un appartamento a Milano registrato come ufficio di rappresentanza.
La villa a Milano
Non è molto diverso il destino dell’altra società, la Visibilia. Domani ha scoperto che la ministra Santanché ha dovuto vincolare una preziosa villa al centro del capoluogo lombardo per garantire i debitori di Visiblia srl, società al centro delle inchieste della procura di Milano e in attesa di una pronuncia del tribunale fallimentare del capoluogo lombardo. Il vincolo scaturisce dal piano di ristrutturazione del debito presentato in tribunale per evitare il fallimento di Visibilia srl.
Acquistata nel 2004, la villa oggi ha un valore di circa sei milioni di euro. Domani è riuscita a risalire all’atto notarile del 23 maggio scorso che pone un vincolo a garanzia dei debiti contratti da Visibilia Srl nei confronti di vari soggetti.
«Il presente vincolo di destinazione – si legge nel documento – è finalizzato a garantire solo tre debiti della ristrutturazione, ovverosia il debito verso Prelios Credit Servicing Spa, quale mandatario di Kerdos Spv Srl, quello verso Visibilia Editrice Srl; ed infine il debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate».
L’atto restituisce anche un’altra certezza: al 29 maggio la ministra Santanchè deteneva il 95 per cento delle azioni di Visibilia Srl. Nonostante non avesse cariche, rimane però la principale azionista di una società che è a rischio fallimento.
La Maserati
Attraverso i soldi di Visibilia, la ministra aveva preso in leasing dal 2015 al 2019 anche una Maserati. Secondo quanto risulta da un’inchiesta del Fatto Quotidiano, sono stati eseguiti 419 accertamenti per essere entrata nelle zone Ztl a Milano. Tutti gli accertamenti sono stati archiviati in automatico dato che l’auto era collegata all’ecopass personale di Santanchè, ma ci sono ben 43 multe che devono ancora essere pagate. La maggior parte sono sanzioni per divieto di sosta.
Rispondendo al Giornale radio la ministra aveva detto: «Cosa dovrei rispondere sulla Maserati? Io penso che dovremmo parlare di cose serie». Intanto, si attende la sua difesa all’informativa in Senato e quali decisioni prenderà la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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