I roghi sull’isola

Sardegna, dopo l’incendio il racconto dei testimoni e degli sfollati

  • Nel Montiferru il fuoco è arrivato fino alle case, ha distrutto il campo sportivo, il liceo e tantissime attività adesso sono in ginocchio. «È stata questione di dieci minuti. Ho dovuto fare una scelta: cosa salvo, la mia attività o il posto in cui vivo?», racconta Carlo, che nell’incendio ha perso una macchina, la roulotte e vari macchinari che utilizza per il suo lavoro.
  • Dopo tre giorni, il fuoco sembra spento, ma i canadair continuano a volare per le operazioni di bonifica. Le fiamme hanno lasciato il posto a una distesa di cenere, di alberi bruciati e di devastazione. Un paesaggio spettrale di 20mila ettari.
  • Intanto a Cuglieri, Scano di Montiferro, Tresnuraghes, Sennariolo e Santu Lussurgiu hanno fatto ritorno i i 1.500 sfollati che, nella notte di sabato, sono stati costretti a lasciare le abitazioni lambite dalla fiamme. Allevatori e agricoltori, senza più foraggio, bestiame, terreni da coltivare, confessano di non sapere come fare a tirare avanti.

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