In un’intervista al Messaggero, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha raccomandato di rimuovere al più presto l’acqua stagnante e di rispettare le norme sanitarie per evitare i rischi che si stanno concretizzando in quelle zone.

In ogni caso, ha detto  il ministro, «la situazione è sotto controllo. Non rinunciate alle vacanze in Romagna. Ma è urgente rimuovere il prima possibile l'acqua stagnante in alcune città. Ricordiamolo: può essere un veicolo di infezione». Ed è per questo motivo che «le autorità sanitarie locali hanno diffuso delle disposizioni, delle direttive, delle raccomandazioni molto puntuali, i cittadini le devono seguire in modo rigoroso» dice il ministro, che aggiunge e garantisce come «anche noi monitoriamo la situazione e siamo pronti a intervenire qualora dovesse essere necessario».

Il rischio di malattie

Quanto al tipo di malattie che si possono diffondere, il ministro precisa che «le gastrointeriti sono sicuramente la possibilità infettiva maggiore, per fortuna quelle segnalate fino ad oggi non sono così gravi. I prossimi giorni saranno cruciali per mettere in sicurezza la Romagna. E anche chi lavora deve fare il massimo per utilizzare tutte le protezioni possibili, evitando contatto diretto con l'acqua o il fango».

Quanto invece a salmonella, tetano e colera, Schillaci conclude e assicura: «Sulla carta sono insidie possibili quando si parla di acqua stagnante, ma sono convinto che al momento la situazione sia totalmente sotto controllo. Ripeto: giuste le vaccinazioni anti tetaniche perche' tra le varie possibilità quella del tetano e' quella che spaventa maggiormente» ma «non vi è alcun riscontro che a un aumento di casi sia seguito anche un incremento di ricoveri».

Per il titolare del ministero, «prima si toglie l'acqua a Conselice» come in tutti i posti, e «meglio è. L'acqua stagnante - ribadisce - può portare infezioni, bisogna evitare ad ogni costo che i cittadini vengano a contatto con quest'acqua. Anche noi monitoriamo la situazione e siamo pronti a intervenire qualora dovesse essere necessario».

Riguardo i vaccini per l'anti tetanica, per il ministro «sono sufficienti» e «non vi è carenza di vaccini. Ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle. Giuste le vaccinazioni anti tetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente».

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