Scatta questa mattina alle 9 lo sciopero del personale di Trenitalia indetto dai sindacati di categoria. L’astensione dal lavoro sarà di 8 ore e terminerà alle 17 con cancellazioni e ritardi dei treni. Gli effetti potrebbero essere prolungati oltre l’orario
Scatta questa mattina alle 9 lo sciopero del personale di Trenitalia indetto dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie.
L’astensione dal lavoro sarà di 8 ore e terminerà alle 17. Lo sciopero, hanno comunicato le Fs, potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia.
Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine dello sciopero.
I viaggi garantiti
Durante la protesta sindacale è stata programmata l'effettuazione di alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili nella sezione Treni garantiti in caso di sciopero del sito di Trenitalia. Il sito ha reso disponibili due documenti che si possono trovare di seguito.
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.
Le motivazioni
I sindacati hanno organizzato due presidi: a Milano dalle ore 8 alle ore 17 al Binario 3 della Stazione Centrale; dalle ore 9 alle ora 10 al Deposito IMC Martesana (via Fratelli Bressan 43); a Bologna in piazza Medaglie d'oro (piazzale antistante la Stazione FS) dalle ore 10 alle ore 12.
I ferrovieri si lamentano delle condizioni di viaggio, chiedono l’organizzazione di turni di lavoro che si concilino meglio con la vita, e ricordano le aggressioni. «Dalla fine della fase pandemica di fatto sono andate a peggiorare le condizioni di lavoro sia di tutti i ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizie», si legge nel comunicato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal.
«Serve – chiedono le organizzazioni sindacali – un adeguato piano di assunzioni e un maggiore equilibrio nella programmazione dei turni che tenga conto della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata». Gli equipaggi dei Treni «convivono con un’eccessiva saturazione dei turni di servizio al punto di arrivare alla mancata concessione delle giornate di ferie».
Sul tema delle aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni «chiediamo di migliorare le condizioni di sicurezza già esistenti per contrastare questo fenomeno in costante crescita, anche attraverso l’attivazione del protocollo per la promozione della sicurezza nella mobilità-attività ferroviarie, che abbiamo sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dell’Interno, condiviso con Conferenza delle Regioni, Anci e associazioni datoriali».
Ci sono infine carenze di personale. «Nel settore manutenzione occorre andare avanti con i processi di internalizzazione adeguando, conseguentemente, gli organici. Le carenze di personale nel settore vendita ed assistenza, molto penalizzato dalla fase pandemica, rischiano di qualificare negativamente un settore centrale per la qualità di un’azienda che ha subito una drastica riduzione a causa della fase pandemica e che necessità una riorganizzazione volta a risolvere le criticità».
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