La politica dei vaccini

Scontri, limiti ed errori: cosa è andato storto nel piano vaccinale

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Dopo un inizio tra i più rapidi d’Europa, decisioni contestate e vecchi problemi hanno rallentato le vaccinazioni e acuito i divari tra regioni 

  • La mente dietro gran parte del piano per come lo abbiamo visto in queste settimane è quella dell'ex commissario straordinario Domenico Arcuri.
  • Il suo piano era accentrare le competenze su di sé, ridurre ritardi e inefficienze e spronare le regioni alla competizione.
  • Il risultato: uno sprint iniziale che ci ha fatti balzare in testa alla classifica europea, seguito da un periodo in cui i divari tra regioni si sono fatti sempre più acuti.

All’inizio dell’anno, l’Italia è stata per giorni uno dei paesi europei che vaccinavano più in fretta, poi a febbraio siamo scesi nella classifica e oggi ci troviamo poco sotto la media europea, vicini a paesi come Francia e Germania. Nel frattempo, divari tra regioni virtuose e quelle più in difficoltà sono aumentati e il nostro paese ha fatto peggio di molti altri nelle vaccinazioni più importanti, quelle destinate agli over 80. Non è un fallimento completo, ma di sicuro qualcosa è andato

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