È un torneo che sorprende sempre, sfuggendo alle previsioni troppo facili. La Francia è la favorita: ha la potenza di avanti poderosi e tattica rapida. L’Italia rimessa in piedi dalla nuova “cultura” portata da Quesada parte da Murrayfield, il prato di Edimburgo che smuove ricordi lieti
Giubileo d’argento per il Sei nazioni, amato anche da chi non ha, avvinghiato in profondità, il virus del rugby. Lo guardano in tanti e al dato televisivo (185 milioni l’anno scorso) è necessario aggiungere il milione che ha popolato templi, cattedrali, fortezze che punteggiano l’architettura del Championship. Trovare un biglietto è sempre un’impresa. Il rugby è cambiato e gli adepti di una “chanson de geste” che non c’è più faticherebbero a riconoscerlo in questo turbine di nuove regole e nuovi



