Un’indagine dei pm romani svela come i servizi segreti abbiano fatto ricerche su Gaetano Caputi, braccio destro della premier Giorgia Meloni
Domani ha rilevato gli accessi effettuati da uomini dei servizi segreti sul conto di Gaetano Caputi, braccio destro di Giorgia Meloni. L’attuale capo di gabinetto non aveva gradito le inchieste che il nostro quotidiano gli aveva dedicato presentando così una denuncia, in sede civile, e una penale chiedendo alla procura di Roma di trovare le fonti delle notizie pubblicate da Domani.
I pm, guidati dal procuratore capo Franco Lo Voi, hanno così ricostruito nomi e cognomi di chi, nei mesi scorsi, aveva effettuato ricerche sul potente collaboratore di Meloni imbattendosi in alcune ricerche effettuate da tre 007 italiani nella banca dati Punto Fisco.
Così la procura ha chiesto ai servizi segreti «di voler comunicare le generalità complete delle persone che hanno effettuato gli accessi, unitamente alle ragioni che vi hanno dato causa o che, comunque, li hanno legittimati».
Una richiesta, firmata dal procuratore capo, il 24 giugno scorso, che un mese dopo, otteneva pronta risposta in un documento vergato da Elisabetta Belloni, all’epoca a capo del Dis, il dipartimento che coordina le due agenzie di sicurezza del nostro paese.
Nel documento che pubblichiamo di seguito vengono ricostruiti i tre accessi, le date nei quali sono stati effettuati e le ragioni che hanno spinto gli 007 a investigare su Caputi. Ragioni che in un caso restano misteriose: «Le motivazioni rese dal dipendente trovano riferimenti in atti caratterizzati da elevata sensibilità», si legge nel documento che Domani pubblica in esclusiva.
© Riproduzione riservata