Sono 101 in totale i simboli registrati per le prossime elezioni, potevano essere presentati fino alle 16 dello scorso 14 agosto e fino a metà di questa settimana sarà possibile fare ricorso o presentare la documentazione necessaria o mancante per chi fosse necessario.

Nel 2018 erano stati 103 i simboli presentati, però il Viminale ne aveva alla fine ammessi solo 75, probabilmente perciò molti verranno tagliati anche quest’anno perché non idonei. Entro sabato 20 saranno poi comunicati i nomi e le liste di candidati con relative firme, se richiesto, alle Corti di appello. 

Intanto però tra i simboli presentati ce ne sono alcuni che hanno catturato l’attenzione dei cittadini e degli osservatori per la loro stravaganza, come accade ogni anno. 

I simboli più originali 

In questa giostra di simboli, iniziamo con il Partito della follia fondato per l’appunto dall’ex radicale Cirillo Follia. Follia ha dichiarato di essersi ispirato alle parole di Steve Jobs “Stay hungry, stay foolish”, Siate affamati, siate folli. 

Dovrebbero essere molto più responsabili i promotori del simbolo “Italiani con Draghi - Rinascimento” che però sembra non abbiano avvertito Draghi stesso. Da Chigi infatti fanno sapere di non essere a conoscenza dell’iniziativa, per questo motivo dovrebbe essere annullato il simbolo per mancanza di trasparenza. 

Tra i possibili nuovi deputati c’è anche l’ex magistrato e presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara che ha presentato il simbolo «Palamara oltre il sistema».

Altri invece puntano all’elettorato stufo dei politici bugiardi. Il partito “Free” lo fa ben capire con il suo logo che non poteva essere più chiaro con un omino bianco che tira un calcio in testa ad un pinocchio stilizzato. 

C’è poi chi continua a cercare di fare proseliti su campagne antiscentifiche e potenzialmente molto dannose come l’imprenditore Panzironi. L’imprenditore ha infatti inventato la dieta alimentare Life120, che però è stata già riconosciuta come dannosa per la salute, tanto che il Tar lo ha condannato al pagamento di una multa di oltre 250 mila euro per aver diffuso e propagandato una dieta definita “pericolosa per la salute”.

Non mancano poi i poeti d’azione pronti a cambiare l’Italia con il loro Movimento.

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