L’inchiesta della procura di Milano contesta agli indagati di aver svuotato la società Cesare Pozzo attraverso l’acquisto di obbligazioni, ad alto rischio, per 15 milioni di euro
- L’ultima inchiesta della procura di Milano, condotta dalla Guardia di finanza, ha messo sotto accusa un’associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di illeciti contro il patrimonio a danno della Cesare Pozzo, società di mutuo soccorso italiana.
- Sei persone sono finite ai domiciliari, una è stata interdetta, ma tra gli indagati è finito anche Gianluigi Torzi, risultato a capo della catena di controllo dei veicoli societari emittenti titoli finanziari.
- Emesse fatture per operazioni inesistenti, che hanno avuto l’unico effetto di arricchire anche aziende edili, con sede in Calabria e collegate ad ambienti della ‘ndrangheta.