Fatti

Soldi europei alla Libia per fermare i flussi: la Corte dei conti Ue ipotizza violazioni dei diritti

In un rapporto la Corte accusa la Commissione di non vigilare sull’utilizzo dei fondi inviati alla guardia costiera libica e sul rispetto dei diritti umani. Rilievi anche all’Italia

La Corte dei conti europea mette in discussione le politiche migratorie della Commissione Ue e dei paesi membri. Lo fa nell’ultima relazione sull’utilizzo dei finanziamenti del fondo fiduciario per l’Africa (Eutf), nato nel 2015 per contrastare i flussi migratori. Nel documento si legge che il fondo «non è ancora concentrato sulle priorità» e «i rischi per i diritti umani non sono affrontati correttamente». Non solo, dopo tutti questi anni «la Commissione non è ancora in grado di identificare e

Per continuare a leggere questo articolo