Sabato sera una dicussione è degenerata in un far west. Già arrestato uno dei presunti responsabili, le istituzioni lanciano l’allarme per i crescenti episodi di criminalità: si teme una recrudescenza della violenza per il regolamento di conti tra bande
Una sparatoria di sabato sera ha terrorizzato la città di Frosinone. In pieno centro, davanti a un bar, un uomo è stato colpito da proiettili espolosi da pistola, mentre altre tre persone sono state ferite durante l’agguato.
Sono state operate e dalle prime informazioni fornite non sono in pericolo di vita. Immediate sono scattate le indagini e l’arresto di un presunto responsabile dell’attacco armato. I coinvolti sono tutti di nazionalità albanese.
La ricostruzione della sparatoria
Secondo la ricostruzione, intorno alle 19.30, due gruppi di persone si sono affrontate di fronte allo Shake bar. La discussione è degenerata: una persona ha preso una pistola dalla propria auto e ha cominciato a sparare. A terra è rimasta la vittima e i feriti, soccorsi dall’ambulanza giunta sul posto. Gli assalitori hanno fatto perdere le proprie tracce, scappando a bordo di un'auto, ma successivamente uno è stato fermato. Gli altri tre sono stati identificati e la polizia sta chiudendo il cerchio intorno a loro.
Al di là della dinamica, a Frosinone sta crescendo l’allarme per i crescenti episodi di violenza, legati a regolamenti di conto tra bande. La sparatoria di sabato sera potrebbe essere ricondotta infatti a uno scontro tra gang rivali.
Sparatoria a Frosinone: la reazione
Il prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, ha quindi convocato il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Le autorità vogliono fare il punto sulla situazione della criminalità.
«Sono sconvolto, non riesco a dire niente per me è inspiegabile quanto è accaduto. È una ferita per tutta la città. Posso solo confermare che domani mattina ci confronteremo con il signor prefetto», ha commentato a caldo il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangelo.
© Riproduzione riservata